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Tutti pazzi per lo “street food”

Lo street food riscuote successo e anche molti chef stellati non rinunciano a proporre una propria personale versione. Vi raccontiamo qualcosa in più di questa tendenza

Era il 2013, in piena era Masterchef, quando arrivò Chef Rubio con il suo Unti e bisunti: da allora è iniziata la corsa ai food truck e la conseguente riscoperta dello street food.
E la tendenza non sembra arrestarsi: tutt’altro che moda passeggera, il “cibo da strada” sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico.

E’ sicuramente un modo per conoscere da vicino il cibo di un territorio, ma è anche socialità, genuinità, tradizione e creatività. Ecco perché sempre più chef, anche blasonati, stanno iniziando a cimentarsi in questo campo prendendo spunto da antiche ricette “di strada” per le proprie creazioni culinarie.

Ma che cos’è? E quali origini ha?

Intanto va detto che non si tratta propriamente di una “nuova tendenza”, ma della riscoperta di un’abitudine alimentare decisamente antica, visto che già i Greci descrivevano l’usanza egizia, in uso nel porto di Alessandria e poi adottata in tutto il Mediterraneo, di friggere il pesce e di venderlo per strada.

cos'è lo street food e le sue origini

Dal fish&chips alle olive all’ascolana

In epoca ben più recente i veri creatori di questo modo di consumare il cibo sono stati i commercianti ambulanti che con banchetti e, successivamente, furgoni hanno iniziato a proporre cibo semplice, ma sostanzioso, legato ad antiche ricette locali e preparato sul momento, da consumare in piedi, a passeggio, mentre si andava o si tornava dalla fabbrica.

Pesce fritto o carne, racchiusi nel pane o in un cartoccio sono stati declinati in infinite varianti geografiche: dal fish&chips britannico alle olive fritte all’ascolana, passando per il siculo pane ca’ meuza. Ed è così che lo street food si è trasformato da cibo popolare a vera e propria filosofia gourmet.

Più che semplice cibo da asporto, oggi lo street food è portabandiera delle tradizioni locali e regionali. Valori e peculiarità ormai quasi perse in un mondo globalizzato!

Corso di Street food proposto da Studiofood33

corso di cucina street food : i panini di mare


Street food: i panini di mare

Martedì 13 ottobre
I panini di pesce sono un’alternativa sfiziosa a un pranzo veloce o una cena tra amici. Perché non imparare a prepararli a casa?

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Se hai voglia di scoprire qualcosa di più sullo street food puoi iscriverti alla nostra serata Street Food: i panini di mare in cui impareremo a preparare dei saporiti panini di mare. Nell’attesa però puoi provare a cucinare da casa una ricetta “street” semplice e veloce, con cui stupire i tuoi amici, per una serata informale ma all’insegna del gusto. Ecco, in esclusiva per STUDIOFOOD33, il Panino gourmet di Antonio Labriola, chef che da tempo collabora alle nostre cooking experience.

Ricetta Street Food

Smørrebrød con filetto di trota marinata, crema al finocchietto e paprika affumicata, cetriolini, composta di patate alle erbe e insalatina croccante.

Lo Smørrebrød o tartina danese è un classico della cucina scandinava. Normalmente è composta da una fetta di pane di segale di color marrone scuro imburrato. Il condimento è costituito da fette di carne, pesce, salumi, formaggio. Qui lo chef Antonio Labriola ci propone la tartina con filetto di trota marinata accompagnata da insalatina croccante.

ricetta strett food
Anche lo Smorrenbrod o tartina danese è un esempio di street food

Ingredienti per 2 persone
500g di filetto di trota salmonata con la pelle
30g di basilico
40g di rosmarino (30g per la marinatura e 10g per le patate)
40g di salvia (30g per la marinatura e 10g per le patate)
60g erba cipollina
50g di finocchietto (30g per la marinatura e 20g per la salsa)
30g olio di semi
1 limone con buccia edibile
550g sale fino
250g di zucchero di canna
50g di senape 
250g yogurt greco magro
10g paprika affumicata
5 cetriolini sott’aceto
Insala mista (brassica mizuna, bietolina rossa, spinacino selvatico, lattughino rosso e biondo, foglie di senape)
2 patate piccole
4 fette di pane di segale con semi
Sale e pepe q.b.
Olio evo (extravergine d’oliva)

Per la marinatura della trota:

Mischiare il sale con lo zucchero ed il cucchiaino di senape in una ciotola facendoli amalgamare bene. Tenere da parte. Frullare tutte le erbe (solo le foglie ben lavate e asciugate) in un cutter con l’aggiunta dell’olio di semi. Otterrete una sorta di crema. 

Prendere il filetto di trota e controllare che non abbia spine, grattugiare la buccia di limone (dopo averlo lavato ed asciugato) sul filetto di trota dal lato della carne, ricoprirlo con la “crema” di erbette.

In un contenitore con chiusura disporre uno strato del nostro composto per la marinatura (sale + zucchero di canna + senape), disporre il filetto adagiando la pelle sullo strato creato e poi ricoprire il filetto con il composto restante, chiudere e mettere in frigo a marinare per 12 ore.
Una volta trascorso questo tempo, eliminare il sale e sciacquare il filetto, assaggiare e verificare il livello di salatura (se fosse troppo sapido per i vostri gusti metterlo in ammollo in acqua per 20-30 minuti). Una volta soddisfatti del gusto tagliare a fettine sottili il filetto e disporre le fette su della carta forno.

Per la salsa:

In una ciotola mettere lo yogurt e la paprika affumicata e far amalgamare i due ingredienti, aggiungere un filo d’olio evo, sale e pepe ed assaggiare, se fosse di vostro gradimento aggiungere le foglie di finocchietto leggermente spezzettate. Potete anche dividere lo yogurt in due parte e farne una parte senza paprika e solo con il finocchietto.

Per le patate:

Cuocere le patate in acqua bollente. Una volta cotte raffreddarle e senza eliminare la buccia schiacciarle con una forchetta, condirle con olio evo, sale, pepe e un trito di rosmarino e salvia. Tenerle da parte perché le finiremo prima di assemblare il nostro piatto passandole in una padella con un filo d’olio evo per ottenere una leggera tostatura e crosticina. 

Per l’insalata:

Lavare bene le foglie di insalata ed asciugarle. Preparare una citronette con il succo del limone che abbiamo grattugiato e l’olio evo, la proporzione è che l’olio deve essere il doppio del succo. Quindi una ciotola mettiamo il succo, il doppio in olio evo, sale e pepe e mescoliamo con una forchetta fino ad ottenere un’emulsione (diventerà una sorta di crema gialla). Condiremo la nostra insalata con la citronette poco prima di preparare il piatto.
Tagliare i cetriolini sott’aceto a rondelle sottili e tenerli da parte perchè ci serviranno alla fine da mettere tra i vari ingredienti

Per il pane:

Tostare le due fette di pane da entrambi i lati.

Preparare il piatto:

1 fetta di pane: Disporre la composta di patate, degli spuntoni di crema, delle fettine di trota magari arrotolate e leggermente incurvate per dare movimento, delle foglie di insalata

2 fetta di pane: Disporre la crema, delle foglioline di insalata, le fettine di trota (sempre in maniera che diano movimento e siano belle nel vedersi), ancora delle foglioline di insalata e le fettine di cetriolini sott’aceto, servire la composta di patate ben rosolata come se fosse un tortino.

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