Di questo piatto tipico della Spagna esistono numerose varianti, ma il denominatore comune è la classica padella (paella in spagnolo) in cui viene preparata. Scopriamo insieme origini, trucchi e segreti per realizzare la paella perfetta.
Vuoi imparare a preparare la ricetta autentica della Paella, quella alla “valenciana”? Allora iscriviti alla nostra serata Paella e Sangria tutta dedicata a questo delizioso piatto unico a base di riso, carne, pesce e verdure. Ti aspetteremo a partire dalle 19,30 con una sangria ghiacciata e uno chef professionista per preparare assieme uno dei piatti più amati in assoluto. Divertimento, gusto e buon bere saranno garantiti!
Intanto ti anticipiamo qui qualche curiosità e consigli su come preparare questo piatto così iconico della penisola iberica.
La Paella è uno dei classici della cucina spagnola. E a ragione, visto che nei suoi ingredienti sembra voler racchiudere le due anime della Spagna: quella mediterranea (nelle verdure saporite, nel pesce e nell’olio d’oliva) e quella “moresca” (nel profumo dello zafferano, nel riso e nella carne).

Quali sono le origini della Paella?
Nata a Valencia, in tempi relativamente recenti, probabilmente tra il XV e XVI prende il nome dal tegame piatto di ferro, con manici, la paella appunto, in cui pastori e contadini cuocevano insieme carne di pollo o coniglio, con riso, brodo e verdure, così da avere un piatto unico e sostanzioso da portarsi appresso nel lavoro dei campi o nei pascoli.
La paella veniva preparata generalmente all’aperto su una brace, i cui aromi legnosi conferivano un particolare profumo alle carni e al riso. E ancora oggi questa resta sicuramente la maniera più autentica per cuocere questo piatto.
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Paella e Sangria
Cooking Experience – 7 settembre 2022
Chi ha detto che non si possa viaggiare con la cucina? Con STUDIOFOOD33 vi porteremo fino in Spagna, dove ci aspetteranno una ricca paella e una caraffa di sangria ghiacciata. Uno dei piatti di pesce più amati in assoluto da preparare insieme a uno chef professionista durante una lezione di cucina. La cena è servita! Presto prenotabile Online.
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Il segreto della Paella: il tipo di riso
Fin dalle origini il riso è stato sicuramente l’ingrediente principale della Paella, facile da reperire visto che la città di Valencia abbondava di risaie. E il segreto di una buona Paella sta sicuramente nella varietà di riso usata: fondamentale è infatti l’impiego di un chicco corto e “cicciotto”. Quindi se non disponiamo dell’autentico arroz de Valencia D.O., possiamo sostituirlo con una varietà di riso arborio o bomba.
La vera ricetta della Paella
Se dunque l’origine di questo piatto la si fa risalire alla bella città di Valencia e al mondo contadino, meno semplice è stabilire quale sia l’autentica ricetta. Oggigiorno in Spagna ne esistono infatti numerosissime varianti da quelle più turistiche, propinate ai gastro-viaggiatori inesperti, a quelle più rustiche e genuine.
La valenciana è esclusivamente a base di carne e pollo, ma esiste anche quella di pesce oppure quella mista di carne e pesce, quella al nero di seppia, quella vegetariana.
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Fideuà o Paella?
Al turista può capitare di imbattersi anche in una versione molto particolare della Paella, la Fideuà, dove al posto del riso si usa una pasta simile ai nostri spaghetti. Sembra che questa variante sia nata per caso nella cambusa di una nave, nel 1920 quando il cuoco di turno, a corto di riso, decise di usare gli spaghetti, i fideios, appunto. Che ebbero un tale successo da diventare un vero e proprio piatto tipico.
Tutti i Consigli per una Paella perfetta
Preparare una paella perfetta richiede tanta esperianza ma con qualche trucco potrete preparare un piatto indimenticabile.

Ecco 6 trucchi per preparare una paella perfetta
1) La Padella o meglio paellera: scegliere una pentola di ferro, e che sia della dimensione giusta per la quantità di riso cucinata, così da contenere la giusta dose di brodo. La padella da 55 centimetri di diametro, per esempio, è quella che si usa per 15 persone.
2) Il brodo in cui cuocere il riso deve essere di pollo o preparato con teste di crostacei.
3) La fiamma di cottura deve raggiungere uniformemente tutta la base della padella. Non avendo una brace (che sarebbe l’ideale) si può usare uno spargi fiamma da posizionare sul fornello a gas. Evitare invece di cuocere su piano a induzione.
4) Il riso non si mescola mai durante la cottura, ma si agita prendendo la pentola per i manici.
5) la crosticina del riso: per ottenerla è fondamentale cuocere a fuoco alto solo nei primi tre minuti di cottura e poi regolare la fiamma al minimo.
6) Usare un panno di cotone leggermente umido a fine cottura per coprire la padella. In questo modo, aspettando qualche minuto, la paella raggiungerà a consistenza perfetta, conservando l’umidità sotto il tessuto.
La parola che ci piace: SOCARRAT che in valenciano significa riso bruciacchiato, ovvero la famosa crosticina di riso tanto ambita dagli estimatori della paella.
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