Torino è legata a doppio filo con il cioccolato che fece la sua comparsa con i Savoia a metà del XVI secolo e che oggi è a tutti gli effetti uno dei simboli della città. Scopri la nostra classifica delle migliori cioccolaterie torinesi.
Da quella prima tazza di cioccolato servita da Emanuele Filiberto nel 1560 per celebrare il trasferimento della capitale del Regno da Chambéry a Torino sono passati oltre 400 anni nei quali la lavorazione del cacao per produrre cioccolatini e dolci è entrata a far parte della vita dei torinesi.
Un binomio così inscindibile che ha addirittura permeato il linguaggio di tutti i giorni con espressioni come “Fare la figura del cioccolataio” (traducibile oggi con ostentare ricchezza o più comunemente con “fare una brutta figura”). Leggenda narra che il re Carlo Felice, vedendo la carrozza di un cioccolataio – categoria che era stata protagonista di un rapido e improvviso arricchimento – trainata da quattro cavalli (i nobili e il re usavano carrozze a due cavalli) abbia richiamato il cioccolataio spiegandogli che “il re non poteva fare la figura di un cioccolataio”.
E il cioccolato incantava anche i tanti illustri visitatori di passaggio a Torino, tra cui il romanziere francese Alexandre Dumas, che nel 1852 scrisse della “bevanda al cioccolato servita in tutti i caffé” inserendola tra le cose belle di Torino che non avrebbe dimenticato.
STUDIOFOOD33 vi porta oggi a scoprire alcune delle migliori cioccolaterie che si trovano in città per provare le tante delizie a base di cioccolato.
1 – Pfatisch
Nata nel 1915 dalla volontà del maestro bavarese Gustavo Pfatisch questa cioccolateria sita in via Sacchi è una delle più antiche di Torino come testimoniano le sue boiseries, i cristalli e l’ambiente che richiama alla mente gli inconfondibili tratti dell’Art Déco. Dichiarato Locale Storico d’Italia è rimasto praticamente intatto dalla sua fondazione e può fregiarsi del titolo di “Fornitori della Real Casa” per aver servito negli anni i principi e le principesse di Casa Savoia, il Duca d’Aosta, la contessa Calvi di Bergolo e la contessa di Mirafiori. Ai suoi tavolini si sono seduti anche Cesare Pavese, Primo Levi, Mario Soldati, Indro Montanelli e Norberto Bobbio.
Da Pfatisch si trovano tutte le specialità della tradizione cioccolatiera di Torino: dalle tavolette di cioccolato ai Giandujotti, dalle praline alle creme spalmabili. Dal 1950 il locale propone anche la pasticceria salata e altre tipologie di dolci, ideali per ogni occasione (torte, marron glacé, pasticceria secca e gelatine alla frutta).
Per informazioni: Pfatisch

2 – Baratti&Milano
I due maestri Baratti e Milano aprirono nel 1858 la loro prima bottega artigiana in via Dora Grossa (l’attuale via Garibaldi) che in parte vendeva le proprie specialità e in parte rivendeva merce preparata da altri. Nel 1864 l’attività si amplia e vengono scelti gli spazi dove tuttora si trova, tra la Galleria Subalpina e piazza Castello.
L’atmosfera che si respira entrando è quella di un tipico locale ottocentesco che strizza l’occhio ai café storici parigini con boiserie, stucchi e lampadari in stile.
Baratti&Milano seleziona i cacao all’origine e ne segue tutte le fasi di lavorazione per offrire prodotti di altissima qualità. Le specialità sono i cremini e i giandujotti ma anche le produzioni di confetteria. La cioccolata calda, gustata dai tavolini affacciati sull’elegante Galleria Subalpina, è un must da provare almeno una volta.

3 – Guido Gobino
E’ una delle botteghe artigiane del cioccolato più giovani ma comunque portatrice di una tradizione ultra cinquantennale. Nel 1964 il capostipite Giuseppe Gobino diventa direttore di produzione mettendo a frutto un’esperienza iniziata nel 1950. Nel 1985 il figlio Guido Gobino segna la svolta dell’azienda unendo il rispetto della tradizione all’innovazione. Nel 2021 Pietro Gobino rappresenta la terza generazione della famiglia di cioccolatieri imprimendo un’ulteriore innovazione.
Oggi l’azienda, oltre al laboratorio di via Cagliari, vanta due store a Torino (corso Vittorio Emanuele II e via Lagrange) e due a Milano. Qui potrete trovare specialità come i cremini, le cialdine, i giandujotti classici e i “Tourinot” – dei giandujotti più minuti – le tavolette e le creme spalmabili.
Per informazioni: Guido Gobino

4 – Peyrano
L’azienda nasce nel 1915 come laboratorio per la produzione di caramelle e dopo la prima guerra mondiale si trasforma in azienda produttrice di cioccolato guidata da Antonio Peyrano. Dal 1920 Peyrano diventerà fornitore ufficiale di Casa Savoia.
Oggi l’azienda produce oltre 80 varietà di cioccolatini assortiti, ripieni, giandujotti e gelatine alla frutta. E nel periodo Pasquale potrete trovare eleganti ovetti assortiti ed esclusive uova di Pasqua.
Per informazioni: Peyrano

5 – Stratta
La ditta Reina e Stratta nasce come pasticceria nel 1836 passando nel 1858 nella proprietà esclusiva di Stratta. Nell’Ottocento era considerata una delle più belle caffetterie d’Europa e nel 1840 è tra i primi locali a richiedere l’illuminazione esterna a gas. Il locale diventa presto il ritrovo della borghesia e della nobiltà torinesi e negli anni affianca alla pasticceria la produzione e la vendita di confetti, cioccolatini e liquori.
Oggi il locale, in piazza San Carlo, è stato inserito tra i Locali storici d’Italia e accoglie la clientela in un ambiente tipicamente ottocentesco con i classici rivestimenti in legno di ciliegio e inserti in noce, pavimento in marmo, lampadari e applique in vetro di Murano, specchi e stucchi d’epoca.
Oltre alla parte di vendita di prodotti dolciari – cioccolatini, confetti, caramelle, pasticcini – Stratta offre servizi di bistrot, caffetteria ed è specializzata anche in servizi di banqueting & catering.

6 – A. Giordano cioccolato
Risale al 1897 la nascita di questa cioccolateria che si trova ancora oggi nei locali originari di piazza Carlo Felice porta avanti i valori della tradizione dei maitre chocolatier torinesi e quella della famiglia che da oltre un secolo la guida.
Le specialità sono quelle tradizionali con alcune particolarità. Oltre ai giandujotti e ai classici cremini da A. Giordano si possono trovare anche le “Giacomette”, la cui forma richiama quella del cappello di Gianduja, maschera simbolo del carnevale torinese, i Diablottini e tante altre produzioni che comprendono tavolette, creme spalmabili e il cioccolato in diverse declinazioni.
Per informazioni: A. Giordano

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