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Haute Cuisine : i 10 ristoranti stellati di Torino

Sono 10, all’ombra della Mole, gli chef premiati con una stella dalla guida Michelin per la loro idea di cucina e per le loro innovazioni in campo gastronomico. STUDIOFOOD33 vi porta alla scoperta dei migliori ristoranti stellati di Torino.

Il Piemonte annovera 46 ristoranti stellati, classificandosi come terza regione italiana per numero di chef premiati dalla prestigiosa guida Michelin e testimoniando di essere un territorio ricco di suggestioni gastronomiche, capace di affiancare alla cucina popolare e tradizionale anche un’interpretazione innovativa e creativa della cucina.

Dieci di questi ristoranti, premiati tutti con una stella Michelin, si trovano a Torino e propongono diverse idee di cucina che spaziano dalla reinterpretazione dei sapori del territorio ad una impostazione concettuale e rivoluzionaria del cibo.

Scopriamo i ristoranti stellati nella nostra città.

Cannavacciuolo Bistrot

Un nome che non ha bisogno di presentazioni, Antonino Cannavacciuolo è un’istituzione nel mondo della haute cuisine italiana, premiato con due stelle Michelin nel suo storico ristorante Villa Crespi sulle sponde del lago d’Orta e conosciuto dal grande pubblico per la sua presenza in diversi programmi televisivi di cucina, primo fra tutti Masterchef.

La sua cucina riproduce nei piatti la tradizione campana dello chef con accenti del territorio piemontese per un risultato emozionale che nasce dalla passione, dalla cura per il dettaglio e dalla dedizione.

Aperto nel 2017, il Cannavacciuolo Bistrot di Torino accoglie i suoi ospiti nel cuore di Torino, ai piedi della collina, in un’atmosfera elegante, curata e ricercata.

La cucina del Bistrot è guidata dal triestino Emin Haziri, giovane allievo dello chef Cannavacciuolo che ha mosso i suoi primi passi proprio a Villa Crespi fino a meritarsi una promozione sul campo da parte del suo maestro e l’apprezzamento della critica con il riconoscimento dell’ambita stella Michelin.

Cannavacciuolo Bistrot: il luogo ideale per una pausa gourmet firmata dallo Chef Antonino Cannavacciuolo

Unforgettable

Una stella Michelin fresca di assegnazione, Unforgettable è il tempio nel quale si celebra la filosofia di cucina del giovanissimo chef Christian Mandura, sviluppata grazie alle esperienze al Noma di Copenhagen e poi al Del Cambio di Torino.

Un concept dichiaratamente ideato per regalare esperienze culinarie innovative e non per inseguire stelle Michelin, uno spazio nel quale si cena tutti seduti ad un unico tavolo da 10 coperti che diventa il palcoscenico per lo spettacolo proposto dallo chef Mandura. Un’idea di cucina che sovverte le tradizioni e guarda al futuro mettendo i vegetali al centro e attribuendo alla carne e al pesce il ruolo dei contorni. I piatti vengono preparati direttamente dallo chef e dai suoi sous chef, davanti ai clienti. Le verdure, regine dei piatti, vengono lavorate per estrazione e concentrazione, impiegando solo ingredienti di stagione a km 0.

Forse è proprio per il carattere anticonformista che la Michelin ha deciso di inserirlo nella sua prestigiosa e temuta guida.

Ristorante Unforgettable: Una stella Michelin fresca di assegnazione
Unforgettable: un concept ideato per regalare esperienze culinarie innovative

Magorabin

Uno dei ristoranti più celebri di Torino, Magorabin è stato premiato già nel 2013 con la stella Michelin grazie alla cucina del suo chef, Marcello Trentini, che mette al centro la golosità, vero e proprio elemento comune a tutti i piatti.

In un ambiente che mescola l’artigianalità italiana, il design e strizza l’occhio ad atmosfere cosmopolite pur mantenendo una forte impronta di torinesità chef Trentini propone piatti che spaziano dalle ricette della memoria a prodotti dell’estro culinario e dell’intuizione del momento ma partendo comunque dai sapori e dai prodotti del territorio.

L’attenzione al dettaglio e la cura si ritrovano tanto nei piatti quanto nei bicchieri grazie alla presenza di un cocktail bar. Ai tavoli tradizionali si aggiunge una social table di 8 coperti dalla quale si può assistere al lavoro dello chef e della sua brigata in cucina, per un’esperienza immersiva.

Piano 35

Il regno torinese dello chef Marco Sacco – già incoronato con due stelle Michelin per il suo ristorante Piccolo Lago, sulle sponde del lago di Mergozzo – è uno scrigno immerso nella serra bioclimatica posta al 35° piano del grattacielo-headquarter di Intesa Sanpaolo, disegnato da Renzo Piano. Un luogo nel quale evadere dalla città ma immerso nel suo tessuto urbano.

“Riprendere il passato, modellarlo nel presente, proiettarlo nel futuro” recita la presentazione del ristorante che suona come una schietta dichiarazione d’intenti. A Piano 35, dove la cucina è guidata dal suo ex allievo Christian Balzo, chef Sacco, ha portato tutta la sua esperienza, iniziata da giovanissimo nel ristorante di famiglia “Piccolo Lago” e proseguita collezionando prestigiose collaborazioni in Francia. Un’esperienza e una professionalità che hanno portato la Guida Michelin a premiare il “Piccolo Lago” con due stelle.

Un’altra, la terza stella, è arrivata proprio per Piano 35 e per la sua proposta che comprende un “Bistrot” a pranzo e, a cena, un tris di menù: In Piemonte, Giro d’Italia e Piccolo Lago a Torino.

Scopri la ricetta della La carbonara “au Koque” il classico rivisitato dallo chef Marco Sacco

Piano 35 a Torino: 2 stelle Michelin
Piano 35: il regno torinese dello chef Marco Sacco incoronato con due stelle Michelin

Del Cambio

Prima che dai sapori, al Cambio si viene travolti dalla storia. Il locale è uno dei luoghi emblematici della tradizione enogastronomica torinese e non solo. Fondato il 5 ottobre 1757 ha visto accomodarsi ai suoi tavoli, oltre a Cavour che ne era affezionato cliente, personaggi del calibro di Casanova, Puccini, Balzac, Nietzsche, D’Annunzio nonché dive come Eleonora Duse, Maria Callas e Audrey Hepburn.

Fedele alla tradizione il ristorante “Del Cambio” ha saputo reinventarsi di continuo per adattarsi, di volta in volta, ai tempi. Oggi la sua cucina è guidata da Matteo Baronetto, allievo di Gualtiero Marchesi e per anni al fianco di Carlo Cracco. Ispirato e continuamente influenzato dalla tradizione piemontese nella quale è cresciuto e si è formato, animato da una tecnica e da una creatività sopraffine, Baronetto ha conquistato la stella a soli sei mesi dalla riapertura dello storico ristorante con la sua interpretazione personale della gastronomia.

Del cambio di Torino: una stella Michelin per premiare tradizione e innovazione
Del Cambio: la tradizione piemontese innovata da una creatività sopraffine

Vintage 1997

Una stella Michelin che viene rinnovata di anno in anno, da 20 anni per un ristorante che è nato dalla passione del suo patron, Umberto Chiodi Latini, per la cucina e il vino che trovano piena espressione nelle creazioni di uno staff giovane e dinamico.

La cucina è quella della tradizione, di pregio. Un passato che resta perché vale, come spiega efficacemente il nome “Vintage”. Nei piatti si trovano i sapori genuini del territorio piemontese e della tradizione italiana ma soprattutto il bello, il buono, la cura per il dettaglio e l’attenzione.

Con la stella conferita nel 2022 il “Vintage 1997” è giunto al suo 19° anno consecutivo di presenza nella guida gastronomica per eccellenza.

Con la stella del 2022 il Vintage 1997 è giunto al 19° anno consecutivo
Vintage 1997: una stella Michelin rinnovata di anno in anno

Una nuova stella nel firmamento: Andrea Larossa

Michelin ha deciso di assegnare l’11° stella alla città di Torino, inserendo nella sua prestigiosissima guida il ristorante Andrea Larossa, guidato dall’omonimo chef.

Larossa non è nuovo a questo riconoscimento, già nel suo ristorante di Alba (Larossa) aveva ottenuto una stella, persa poi per spostarsi proprio a Torino, sulle pendici della collina, dove insieme alla moglie Patrizia ha deciso di iniziare una nuova avventura.

Formatosi in alcune cucine di Verbania e Novara e approdato infine alla corte di Carlo Cracco prima di intraprendere la sua carriera di chef, Larossa propone una cucina dai sapori decisi da gustare in un’atmosfera conviviale che si ritrova nell’ambiente del suo ristorante, dove il calore, la gioia di stare a tavola e la qualità del servizio e dei piatti sono un marchio di fabbrica.

Andrea Larossa: è nata una nuova stella a Torino

Condividere, Spazio 7, Carignano Hotel Sitea e Casa Vicina

Torino, oltre a quelli già indicati, può vantare altri 4 ristoranti straordinari, insigniti della stella Michelin:

Condividere: il ristorante è ospitato all’interno della “Nuvola Lavazza”, l’avveniristico e moderno quartier generale dello storico marchio torinese del caffé. A guidarlo è Federico Zanasi, modenese trapiantato a Torino che ha conseguito la stella nel 2019 e l’ha riconfermata grazie a una filosofia gastronomica che condensa in formati creativi suggestioni della cucina italiana e di quella spagnola per un risultato senza eguali.

Spazio 7: la cucina di qualità è un’arte e questo vale soprattutto per questo ristorante, situato all’interno di uno dei luoghi simboli dell’arte contemporanea a Torino, la Fondazione Sandretto. L’artista in cucina è Antonio Romano, classe 1993, cresciuto a Roma e immerso nella cucina italiana da sempre. Eclettismo e contemporaneità sono i marchi di fabbrica della cucina di Spazio 7.

Carignano Hotel Sitea: la cucina, è stata recentemente affidata a chef Davide Scabin, reduce dall’esperienza al Mercato Centrale e legato al nome dello storico ristorante Combal Zero al Castello di Rivoli, arrivato per sostituire chef Fabrizio Tesse dopo la decisione di andare a guidare il ristorante La Pista, sul tetto del Lingotto.

Casa Vicina: l’anima di questo ristorante, che detiene una stella Michelin dal 2002, è Claudio Vicina, espressione della quarta generazione di una famiglia che da oltre 100 anni si occupa di cucina. Allievo, tra gli altri, di Gualtiero Marchesi Vicina propone una cucina piemontese imparata dalla nonna e impreziosita da influenze che spaziano tra Toscana, Liguria e Val d’Aosta. Cura, selezione attenta delle materie prime e tradizione sono gli ingredienti dei piatti che garantiscono un’esplosione di emozioni e ricordi.

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